DaveriK

Hope and Freedom, Spème e Libertá

Mario, fai sognare anche noi

with 20 comments

Siamo un gruppo di blogger che si collocano all’interno dell’attuale schieramento politico di centrodestra. Crediamo da sempre nello strumento blog quale possibile mezzo di influenza culturale e politica, quale evoluzione del modo di informare e di essere informati. Negli ultimi anni abbiamo condiviso molte battaglie “virtuali”, contribuendo con passione e impegno alla realizzazione di progetti ambiziosi. Abbiamo sempre cercato di usare i nostri blog senza partigianerie, sforzandoci di non seguire ciecamente gli ordini di scuderia ma discutendo, confrontandoci, creando un canale di comunicazione anche con chi non la pensa come noi. Tutto questo, sia chiaro, rimanendo saldamente ancorati alle nostre convinzioni politiche e culturali. Avevamo riposto molte speranze nella crescente diffusione dei blog di centrodestra, sperando che prima o poi alle parole sarebbero seguiti i fatti concreti, l’impegno sul campo, la raccolta di quanto si era seminato in precedenza.

Oggi, a malincuore, dobbiamo ammettere che poco o nulla è successo in questo senso. Si tratta di una riflessione che facciamo convintamente da mesi ma che particolarmente in questi giorni diventa tremendamente attuale. La candidatura a segretario del Partito Democratico di Mario Adinolfi, giornalista e blogger di centrosinistra, ha messo in evidenza ancora una volta la differenza di impostazione che separa i blog che si riconoscono nell’attuale maggioranza di governo e quelli di centrodestra. Da anni ci siamo autoconvinti che noi siamo i “blog del fare” contrapposto ai “blog del dire”; noi azione, loro sterile, continuo e cervellotico dibattito; noi liberi e liberali, loro indottrinati e statalisti. Forse avevamo ragione, forse no. Fatto sta che oggi, mentre gli ideologi della rivoluzione dei ragazzi in pigiama hanno perso molto del loro appeal e del loro slancio originario, dall’altra parte qualcosa si muove: Adinolfi parte dal blog e tenta di intraprendere la sua “rivoluzione in bermuda”. Una scelta coraggiosa, quasi suicida politicamente ma di sicuro impatto mediatico.

Sia chiaro: nessuno di noi si sente vicino alle posizioni politiche di Mario Adinolfi, tantomeno a quelle del nascente Partito Democratico. Le nostre considerazioni riguardano solo ed esclusivamente lo strumento blog e i suoi possibili utilizzi anche nella vita reale. La “second life” creata ad hoc dai blogger di centrodestra ci appare a volte come qualcosa di sterile e fine a se stesso, un esercizio narcisistico e onanistico che somiglia tanto ad un’élite (o presunta tale) che ad un movimento di ampio respiro. Si discute, ci si fanno i complimenti a vicenda o si litiga, ma tutto rigorosamente all’interno dello stesso “branco” di appartenenza. E’ proprio la mancanza di visione ad ampio spettro che imputiamo a chi fino ad oggi ha “gestito” il movimento dei blogger di centrodestra presenti in rete. L’idea che, vittime di una sorta di nuovo complesso dei migliori data dalla oggettiva incapacità dell’attuale governo di centrosinistra, quelli che avrebbero dovuto fare la “rivoluzione culturale” siano finiti in un limitante tifo di squadra che perde quel minimo di capacità critica necessario, se non a costruire, quantomeno a proporre il domani.

L’immobilismo colpevole del centrodestra virtuale si scontra oggi con il movimentismo dell’altro versante politico. Adinolfi è lì; dove sono i guru dei blog liberalconservatori? Per questo, dunque, pur non condividendo il progetto politico alla base dell’impegno di Adinolfi e sentendoci distanti anni-luce dal Partito Democratico, ci troviamo quasi costretti ad appoggiare l’impegno di Mario che rappresenta, anche per noi, un momento di avanguardia nel mondo dei blog. Dal virtuale si passa al reale; dai post alle dichiarazioni programmatiche; dall’onanismo salottiero e sonnacchioso all’impegno politico concreto. E’ quello che vorremmo accadesse anche sul nostro versante. Ma visto che questo sembra per adesso un obiettivo lontano, esprimiamo i nostri migliori auguri a Mario Adinolfi e gli offriamo, nei limiti delle sacrosante differenze politiche e culturali, il nostro supporto in questa difficile ma entusiasmante battaglia.

Domenico Naso – http://www.ilmegafono.net
David Moser – https://daverik.wordpress.com
Roberto Nicolai – http://www.robinik.net
Diego Destro – http://daw.ilcannocchiale.it
Fabrizia Cioffi – http://inyqua.iobloggo.com

Cantor – http://www.cantorblog.net

Adesioni

Grendel from the Moorhttp://grendelfromthemoor.splinder.com/
Giuseppe Colonnahttp://www.giuseppecolonna.com
Child23http://forzaitaliablog.splinder.com
Giuseppe Lombardohttp://www.neoconitaliani.it
Periclitorhttp://destragiovane.iobloggo.com/
Simone Casadeihttp://www.simonecasadei.net

PARLANO DI NOI
La Stampa

Alice Notizie

Novamagazine

Written by daverik

luglio 21, 2007 a 2:02 PM

20 Risposte

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  1. non mi piace quest’aria da corporazione… ognuno si fa la sua piccola corporazione dove lo conoscono… l’italia sta ricadendo in uno dei suoi mali maggiori… la corporazione…. del tutto trasversali e inattaccabili… non ne abbiamo già troppe di corporazioni?

    odisseus

    luglio 22, 2007 at 8:18 am

  2. non so di cosa tu stia parlando. Probabilmente non hai capito lo spirito dell’iniziativa.
    Svegliare la nostra parte politica presente sul web e dare un contributo alla politica parlata, non solo urla e scontri frontali.
    Nessuna corporazione. Nessun inciucio.

    daverik

    luglio 22, 2007 at 11:42 am

  3. sì probabilmente…. anche se la vostra iniziativa suona più “forte” di quanto ammetti…. è difficile sostenere qualcuno e poi fare mille distinguo… o lo sostieni o non lo sostieni…..

    odisseus

    luglio 22, 2007 at 3:52 PM

  4. Odi, io capisco la tua posizione perché conosco il tuo porti verso il mondo dei blog. Lo trovi nuovo, affascinante ma non rivoluzionario. Perché manca di autorevolezza. Ne abbiamo parlato tante volte. Invece io la penso in modo diverso anche se dall’entusiasmo inziale sono passato ad un sano realismo. In Italia é piú difficile. In quest’ottica la scesa in campo di Adinolfi, blogger, rappresenta una novitá importante. Inoltre si tratta di candidato al PD, non sono primarie per trovare un leader del csx. Il nosto é sano fair play, consapevoli appunto dell’importanza che questa iniziativa puó avere a livello nazionale.

    daverik

    luglio 23, 2007 at 9:17 am

  5. se adinolfi contribuirà a far meglio conoscere e consolidare la galassia dei blogs (come all’inizio, ad esempio, ha fatto luca sofri) allora ne sarò davvero felice… quanto al personaggio e alla candidatura, concordo con te, che è un altro discorso….

    odisseus

    luglio 23, 2007 at 10:19 am

  6. andrai a votare per le primarie del PD? Oppure non ti ci vedi proprio? Scommetto la seconda 😀

    daverik

    luglio 23, 2007 at 10:21 am

  7. […] 23, 2007 in Adinolfi, Right Nation, Politica, Blog, Internet Riguardo al manifesto di sabato. Mi preme spendere poche […]

    Spunti « DaveriK

    luglio 23, 2007 at 5:59 PM

  8. non mi sento rappresentato dal PD.. i cattolici nel pd faranno la fine di una minoranza, anzi sono già una minoranza… (la cosa migliore hanno fatto nel mio paesello… ribaltone al centro sinistra e nuova giunta: FI, margherita, udc… alla faccia della balena bianca)

    odisseus

    luglio 23, 2007 at 9:11 PM

  9. Mah. Non riesco veramente a scorgere i motivi per cui i blogger di cui sopra dovrebbero sostenere uno come Adinolfi, se non per salire nelle classifiche di Technocrati. “Orgoglio blogger”? A parte che Adinolfi non è propriamente ciò che considero il prototipo del blogger: è un giornalista che ha un blog, non un blogger che scrive anche per i giornali. E poi la mancata rivoluzione della Right Nation, sarà anche fallita (non sarei però così critico) però aveva l’ambizione di basarsi sui contenuti, su degli ideali e aveva, anzi “ha”, che cacchio!, riferimenti culturali che hanno nomi e cognomi, non a caso l’aggregatore si chiama Tocqueville. E se spesso fatichiamo a trovare i giusti “amici” per la nostra causa, abbiamo ben chiaro chi sono i “nemici”: i socialisti di ogni forma e colore. Adinolfi è un professionista dell’informazione politica (nel senso che lo fa come professione) per questo è mediaticamente più importante di un aggregatore di oltre 1000 blog (che non ha però disdegnato di usare a suo tempo), ma non vedo niente di sostenibile. Dove sono le idee di Adinolfi? La democrazia diretta? Idea che evidentemente era troppo rivoluzionaria quando l’omonima lista alle comunali di Roma ha preso un quantitativo di voti ridicolo. Che cacchio vuol dire direttista? Una volta che tutti i giovani si collegano con i loro pc ai blog dei loro giovani rappresentanti vicinissimi al territorio e tecnologicamente avanzati…di cosa parlano? che iniziative sostengono? Il “direttismo” è una cagata pazzesca. E’ populismo snob. Le “idee di fondo” Adinolfiane sarebbero: “democrazia diretta, rappresentanza generazionale, rottura degli schemi oligarchici dei partiti, sostegno al referendum elettorale”. Sarebbero idee queste? Come può un Robinik, quello de “la vera contrapposizione è tra socialisti e liberali” appoggiare uno che fonda la sua idea di politica sui 4 slogan che vanno tanto di moda adesso?
    Internet è un mezzo non un fine. Come le forze giovani, i nuovi modi di comunicare e la interattività tra politico ed elettore. Mi piacerebbe avere politici giovani, moderni e all’avanguardia dal punto di vista dell’interattività con gli elettori. Ma non vi è dubbio che se Mrs. Thatcher coi suoi 80 anni suonati e senza aver mai acceso un pc in vita sua si candidasse premier in Italia, sarei entusiasta di votarla. Anzi, mi candiderei pure.
    Adinolfi sta sfruttando la grancassa mediatica delle primarie del Pd, per promuovere se stesso. Fa bene.
    Fa i suoi interessi, come faremmo noi al suo posto. Ma cosa c’è da appoggiare?
    L’unica cosa che la Right Nation dovrebbe invidiare alla sinistra è la formazione del partito unico, ma questo deve nascere da quella cultura liberale che lentamente, specie nella blogosfera, si sta diffondendo, non certo da iniziative di qualche giornalista che fa il Beppegrillo nei giorni pari e il WalterVeltroni in quelli dispari.

    JA

    luglio 23, 2007 at 11:54 PM

  10. @ JA

    Se mi definisci Adinolfi come un “non blogger” chiaro che il palco cade. Ma quali sono i requisiti per esserlo? Dove stanno scritti?
    Uno deve nascere e per prima cosa aprire un blog e poi cercar lavoro? Non capisco.
    Per quanto riguarda la parte sulla Thatcher, ho scritto le stesse cose alcuni giorni fa.
    Ció non toglie che Adinolfi con il suo faccione sta facendo bene alla causa dei blog. E noi ci siamo sentiti in dovere di aiutarlo/aiutarci.
    Per quanto riguarda la storia di Technorati, lasciamo perdere.

    daverik

    luglio 24, 2007 at 11:08 am

  11. Non sono di quelli che ama distribuire patenti, quindi lungi da me definire chi ha il diritto di definirsi blogger e chi no. Ho semplicemente detto (ma non è questo il problema principale, bensì la vuotezza di contenuti) che Adinolfi non è quello che definirei un prototipo di blogger, visto che ha semplicemente trasferito la sua popolarità sul blog, come ha fatto Beppe Grillo, a differenza di tanti altri blog che fatte le debite proporzioni hanno costruito il loro successo dal nulla sapendo individuare un preciso target, tanto per fare un po’ di nomi: Watergate, Daw e Robinik.
    Se poi il motivo di questo “appoggio” ad Adinolfi è semplicemente una piacevole constatazione del fatto che la blogosfera verrà pubblicizzata, voglio sperare che se Fabrizio Corona aprirà un blog e scenderà in politica si mobiliti lo stesso fronte di blogger…

    JA

    luglio 24, 2007 at 12:35 PM

  12. Atroce, quanto sei perfido. Buttar lí il nome di Corona.
    Adinolfi nel mondo dei blog c’é da anni. Almeno quella differenza l’ammetterai…

    daverik

    luglio 24, 2007 at 12:39 PM

  13. ho deciso alle primarie voto: Cangini

    ma sarà questo?

    odisseus

    luglio 24, 2007 at 2:06 PM

  14. ahhahhahahahaha
    La mezza pensione :D:D

    daverik

    luglio 24, 2007 at 2:13 PM

  15. “Atroce”, per l’appunto! Se è una questione di tempo ok, ma riguardo ai contenuti e alle idee, forse Corona è ancora meglio di Adinolfi.

    JA

    luglio 24, 2007 at 9:54 PM

  16. Daverik, guarda che sei caduto in un bel trappolone. Il trappolone mediatico del PD fasullo e disperato. Coloro che hanno composto questa sbrodolata lecchina all’Adinolfi ( che evito di definire per pietà) l’hanno fatto per puro e semplice opportunismo, per farsi pubblicità.Tu non credo. La politica é dura e si fa in modo deciso, non con gli inchini. La sinistra non ci fa mai sconti e sta lottando con armi sleali a tutto spiano, guarda solo cosa stanno facendo…
    Evitiamo con cura ogni occasione di fare da trampolino a certa gente!
    In piu’ noi siamo in testa nei sondaggi e loro stanno a marcire…che vogliamo fare, spianar loro la strada?
    À la guerre comme à la guerre!
    Ciao…

    Lontana

    luglio 25, 2007 at 4:08 am

  17. @Lontana

    Ognuno ha la propria visione della politica. Io delle guerre senza confini e senza regole ne ho le scatole piene (e non credo di essere l’unico). Non si abbassano i toni della politica né con gli inciuci e nemmeno con gli inchini. Con il fair play e facendo qualche passo indietro probabilmente sí.
    Loro fanno il Partito Democratico. Noi di piú. Facciamo le persone serie, educate e civili.

    daverik

    luglio 25, 2007 at 10:46 am

  18. la discesa in campo di un avversario politico,tale Adinolfi,ha avuto il potere di scatenare una piccola guerra tutta in seno al centrodestra.alla faccia del presunto monolite,si evince che le anime nel vostro schieramento sono molto variegate e per me da osservatore esterno è una grande e piacevole sorpresa incappare in una discussione tutta vostra e scoprire un centrodestra VERAMENTE liberale e non contiguo alla politica di palazzo.e qui credo che risieda l’essenza di cio’ che dovrebbe essere il blog,ovvero INDIPENDENTE,espressione dell’animo del blogger e non una stupida e insulsa fanzine politica.mi diverte questa velata ma non tanto,accusa di apostasia che vi si muove,questo vaneggiamento di alto tradimento,opportunismo e questa lotta alla pisciata territoriale delimitativa.vi si accusa,insomma,di non essere degni del centrodestra perchè ne contestate l’anima a mio avviso piu’ retrograda,per intenderci,quella che ha partorito il famyli day,quella omofobica,quella che da del terrorista chi pensa che la legge biagi sia perfettibile.eppure il vostro intento è chiaro,persino a me che dalla vostra parte non voto.cogliete un buon segnale nel passare all’azione da parte del blogger,chiunque egli sia,trovate importante il gesto,il passaggio dalla chiacchiera all’azione e volete essere da stimolo anche alla vostra parte politica.e peraltro,precisate che di adinolfi non condividete niente delle idee politiche.tutto semplice?no!come al solito,vince l’etichetta,lo squadrismo,il NOI contro di LORO.e perde il buonsenso,ovvero,perchè adinolfi si e noi no?perchè non accettare lo stimolo?sarebbe così semplice,invece prevale la cultura del distruggere anzichè quella del fare.ennesima fotocopia sbiadita del palazzo.allora ho ragione a dire che i blog così come sono non servono a una beneamata cippa?ragazzi,avete tutta la mia solidarietà, ma vi consiglio di liberarvi delle frange estreme,di gente come monsoreau,metafisico,lontana,pseudosauro,nessie,siro,monica….ovvero,L’AUTENTICO centrodestra(secondo loro).Andrea

    andrea

    luglio 25, 2007 at 1:45 PM

  19. grazie mille Andrea per il prezioso contributo.
    Non condivido l’uso dell’aggettivo retrogrado con gli esempi riportati. Direi piú anima conservatrice.
    Retrograda lo diventa quando si passa alla radicalizzazione di tali idee. Quando manca il rispetto e la tolleranza verso opinioni diverse. Questo a destra come a sinistra.
    Per la veritá di dibattito in seno ai blog di cdx ve ne é stato e parecchio, nel passato. É solo andato scemando, quasi inconsapevolmente. É l’effetto dovuto al chiudersi a riccio dentro schemi prestabiliti.
    Per quanto riguarda il liberarsi delle frange estreme nei blog credo sia piú difficile che nella vita reale.

    daverik

    luglio 25, 2007 at 2:05 PM

  20. Solo per segnalare che anch’io, nel mio piccolo, ho aderito al vostro appello.

    Simone Casadei

    luglio 25, 2007 at 10:42 PM


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